UN GIARDINO PENSILE A ROMA: IL PROGETTO INARCASSA

UN GIARDINO PENSILE A ROMA

Le soluzioni tecniche offerte da Daku Italia e da Derbigum, unite da una solida partnership, hanno permesso la creazione di un giardino pensile a Roma progettato dall’architetto Sebastiano Boni. L'arch. Boni ha utilizzato alcune soluzioni tecniche all’avanguardia per sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Il progetto ha preso avvio nel 2012 quando la Cassa Nazionale di Previdenza Ingegneri e Architetti, proprietaria di tre edifici in via Po a Roma, ha commissionato la riqualificazione del complesso architettonico ex Inarcassa. La riqualificazione degli edifici ha permesso, grazie alle tecnologie del sistema DAKU Intensivo, di riorganizzare un angolo della città eterna.   Durante la fase di progettazione era stato previsto uno strato vegetativo maggiore rispetto a quello che poi è stato effettivamente realizzato. Infatti, con l’avvio dei lavori si sono presentate problematiche, imprevedibili nella fase progettuale, che hanno obbligato ad apportare delle modifiche e conseguentemente ridotto lo spessore a disposizione per la creazione del giardino pensile a Roma.

LE FASI DEL PROGETTO INARCASSA

Le soluzioni tecniche individuate hanno permesso di realizzare un giardino pensile all’italiana, inserendo nel progetto specie vegetali tali da consentire la realizzazione di un giardino contenuto nello spessore di substrato ma, al contempo, autonomo e forte di una propria identità. Il giardino pensile è stato realizzato sulla copertura di un edificio interrato, che costituisce il collegamento fisico esterno tra gli altri due edifici del complesso architettonico, ma che è diventato ora anche uno spazio verde dedicato alla collettività. Con l'inizio dei lavori sono emerse delle problematiche relative alla situazione strutturale degli immobili, in precedenza non evidenziabili, che hanno richiesto una rivisitazione del progetto. La modifica del progetto da parte dell'arch. Sebastiano Boni lo ha portato a cercare soluzioni tecniche all'avanguardia che gli permettessero, con meno spessore a disposizione, di inserire nel giardino pensile una tipologia di vegetazione che si inserisse nel contesto di un edificio collocato nel centro di Roma e che fosse in grado di dialogare con il contesto del vicino parco di Villa Borghese. La tecnologia e l’esperienza di Daku Italia, in collaborazione con Derbigum Italia, hanno permesso la realizzazione del giardino pensile all’italiana con l’inserimento di siepi di alloro e piante di bosso sagomate secondo un disegno preciso.


Il pacchetto posato si compone dei seguenti strati:  

1. Strato di accumulo e drenaggio DAKU FSD 20

2. Strato filtrante DAKU STABILFILTER SFI

3. Strato di messa a dimora della vegetazione DAKU ROOF SOIL 1 sp. 20 cm

I VANTAGGI DEL SISTEMA INTENSIVO DAKU

La scelta del sistema intensivo DAKU, secondo quanto dichiarato dall’architetto, è stata fondamentale perché grazie all'’unicità delle caratteristiche tecniche e dei requisiti del sistema Daku si è potuto realizzare il giardino pensile in uno spessore ridotto senza rinunciare all'originale progetto paesaggistico.

‘’La scelta dei sistemi tecnologici DAKU ha rappresentato una soluzione vincente senza eguali, le aspettative sia in fase di cantiere che nel tempo sono state ampiamente soddisfatte’’ - arch. Sebastiano Boni.  

Il complesso ex Inarcassa è attualmente la sede della Philip Morris Italia S.r.l.