Il progetto vincitore del bando

Incremento dell'attività di innovazione delle imprese

DAKU ITALIA è assegnataria del ‘’Bando per il sostegno a progetti sviluppati da aggregazioni di imprese, per ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione’’ classificandosi 12° su più di cento partecipanti. Il finanziamento regionale ed europeo consentirà di poter sviluppare dal brevetto un nuovo sistema a verde pensile in collaborazione di atenei come il dipartimento di agronomia animali alimentari risorse naturali e ambiente (dafnae) dell’Università di Padova e l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e con la partecipazione di aziende quali PROTOLAB S.r.l. e MR ENERGY SYSTEMS S.R.L.


Da alcuni decenni ad oggi si assiste a un processo di modificazione climatica dovuto a fattori che hanno contribuito a cambiare il nostro ambiente di vita. Non è riscontrabile una sola causa ma piuttosto una collaborazione di molteplici fattori: l’espansione edilizia, la cementificazione dei suoli, il rapido sviluppo demografico con il conseguente aumento dei flussi veicolari, della produzione industriale, delle emissioni inquinanti. Sintetizzando il concetto, questi citati, sono gli effetti negativi di quel processo tanto acclamato che al giorno d’oggi definiamo come civilizzazione.

Negli ultimi anni è assodato che una catena di processi di degradazione macro e microclimatica del nostro ambiente è direttamente o indirettamente legata al consumo o meglio all’impermeabilizzazione e sigillatura dei suoli, tale processo è associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, limitata e non rinnovabile: il suolo naturale.

Il verde pensile: strumento di mitigazione

E’ evidente come da quanto appena detto derivino problematiche non solo legate al peggioramento del clima atmosferico, ma anche di esondazioni, di salute e di vivibilità negli ambienti costruiti. In questa fotografia ad oggi quanto più allarmante e di interesse globale è utile individuare strumenti di mitigazione e compensazione ambientale quali tecnologie di ingegneria naturalistica come i Green Roof (GR).

I tetti degli edifici rappresentano il 40-50% delle superfici impermeabili nelle aree urbane e sono la maggiore causa di alterazione del ciclo naturale dell’acqua ma i GR appartengono alla classe delle tecniche di sviluppo a basso impatto (LID), rappresentano una soluzione sostenibile per la gestione delle acque piovane perché aiutano a ripristinare il ciclo idrologico naturale.

I GR sono la soluzione tecnica ideale, sostenibile per l’ambiente, per ridurre l'impatto dei problemi citati. Nonostante i benefici siano noti e documentati, i GR tradizionali possono mostrare punti di criticità qualora vi siano frequenti irrigazioni. Come soluzione tecnologica il loro utilizzo va valutato secondo parametri dei costi/benefici, la mancanza di convenienza economica ne pregiudica pesantemente l’uso e la diffusione.

Il progetto: BLUE GREEN ROOF

Il progetto, sviluppato secondo i principi della bioedilizia, propone un “sistema tetto” innovativo, il BLUE GREEN ROOF (BGR) che mira a trattenere in copertura la totalità dell’acqua meteorica e riutilizzarla. L’obiettivo è massimizzare i benefici energetici e il raggiungimento di più elevati livelli di sostenibilità ambientale e il miglioramento della qualità della vita.

L’impatto della tecnologia sulla gestione energetica degli edifici sarà elevatissimo soprattutto dove la copertura è la superficie più rilevante dell’edificio. Le stime indicano possibile la riduzione fino a di 30° della temperatura dell’estradosso del solaio, ciò ridurrà il problema delle isole di calore. Lo sfasamento termico, di circa 12 ore, ridurrà il fabbisogno energetico per il raffrescamento dei locali interni, riducendo l’uso di energia e i costi di gestione.

La tecnologia del BGR, che il progetto vuole mettere a punto, si pone una serie di obbiettivi:


  • Ottenere coefficienti di deflusso vicino allo zero per trattenere l’acqua piovana in copertura e ridurre i picchi di portata al verificarsi di piogge eccezionali.
  • Realizzare GR che forniscano le migliori prestazioni di efficienza energetica utilizzando solo l’acqua meteorica, senza nessun apporto di acqua extra.
  • Riutilizzo dell’acqua con nuova tecnologia distributiva che riduce l’evaporazione a favore della traspirazione, processo naturale che fornisce la migliore efficienza energetica.
  • Sfruttando l’IoT/microelettronica come tecnologia abilitante vogliamo rendere “intelligente” e “predittivo” il sistema embedded di  automazione dell’irrigazione/laminazione. Il sistema monitorerà l’umidità nel terreno e nell’aria, i cambiamenti di temperatura e il contenuto di acqua nei bacini, sarà in grado di interfacciare le informazioni con la piattaforma cloud ‘digital twin’, dove i dati di  campo saranno integrati con quelli delle condizioni e previsioni meteo, ed elaborati con i modelli predittivi relativi alle condizioni di installazione e restituiti sotto forma di parametrizzazioni ottimizzate al sistema di controllo.