F.A.Q. Verde Pensile

Le domande più frequenti sul verde pensile

Posso realizzare un giardino pensile su una copertura già esistente?

Assolutamente sì!

Bisogna prestare attenzione al peso aggiuntivo che la copertura deve sostenere. Esso deve essere sempre verificato da un tecnico specializzato, occorre inoltre in seconda fase assicurarsi che il manto impermeabile esistente sia anti-radice, non abbia danni e che possa continuare ad assolvere le proprie funzioni.



Una copertura a verde pensile può compromettere l’impermeabilità del tetto?

Un inverdimento pensile realizzato professionalmente e in modo corretto ottiene il risultato esattamente contrario: salvaguardia i pacchetti di isolamento termico ed idraulico della copertura, proteggendo dalle intemperie, dagli sbalzi termici e dall’irraggiamento solare, allungandone esponenzialmente la durata e preservando la funzionalità del manto impermeabile. Inoltre preserva dai danneggiamenti involontari che possono verificarsi durante l’esecuzione e gli interventi di manutenzione delle coperture.

In caso di bomba d’acqua ci sono problemi?

No, il verde pensile Daku è progettato e realizzato coerentemente seconda la più recente normativa UNI 11235. Ciò significa assicurare che sia per il sistema che per i suoi componenti vengano soddisfatti i requisisti minimi e verificabili, con la possibilità di esprimere le prestazioni della copertura in modo preciso ed univoco. Il sistema classico Daku Estensivo Standard è capace di trattenere saturo 46 l/mq il che significa trattenere ben più acqua di una bomba d’acqua (115 mm/h).

Quanto pesa il verde pensile?

Una stratigrafia a verde pensile ha pesi molto variabili in funzione della vegetazione e di conseguenza della stratigrafia. L’inverdimento della copertura con sistema Daku Estensivo ha un peso del sistema saturo che parte da 93 kg/mq fino ad un massimo di 123 kg/mq. Questi possono aumentare se si utilizzano sistemi Daku Intensivi il cui peso parte da 192 kg/mq per una soluzione a prato fino ad una media di 250 kg/mq per una soluzione arbustiva, dove la vegetazione presente è paragonabile alla vegetazione di un giardino tradizionale su terra.



Che manutenzione è necessario fare al verde pensile?

In primo luogo è necessario distinguere le due tipologie, il cui sistema di classificazione e di distinzione fa riferimento a un bilancio di energia globale consumata, qualsiasi tipo di apporto di materiale, di lavoro, può essere trasformato in energia. Ciò che distingue il sistema Daku Estensivo (verde tecnico) dal sistema Daku intensivo (giardino pensile) è la quantità e qualità della manutenzione a regime, che si deve garantire al sistema tecnologico. I sistemi Estesivi per la tipologia di vegetazione inserita richiedono interventi quantificabili in termini di tempo da 2 min/mq/anno fino ad un massimo di 5 min/mq/anno che si possono tramutare in 2-3 interventi annui. Diversamente accade per i sistemi Intensivi dove i tempi di manutenzione al metro quadro oscillano tra i 4 e 15 min/mq/anno, ma non si esclude che si possano superare i 15 min/mq/anno laddove la vegetazione lo richieda.

Quanto dura una copertura a verde?

Una copertura a verde pensile realizzata in conformità allo stato dell’arte in modo coerente con la normativa UNI 11235 e quindi in modo corretto teoricamente ha una durata illimitata. Occorre però tener presente che la sussistenza di una tecnologia a verde pensile è legata irreversibilmente ai manti impermeabili poiché su essi si posano. Pertanto è corretto dire che la durata del verde pensile è legato direttamente alla durata dei manti impermeabili.



E’ necessario l’impianto d’irrigazione?

E’ necessario distingue tra tipologie Estensive e Intensive. Negli inverdimenti estensivi si deve irrigare solo nella fase di attecchimento, ovvero nelle prime 2-3 settimane e in occasione di periodi di siccità estrema, consapevoli però del fatto che il sistema Daku Estensivo per la tecnologia usata e la tipologia di piante previste (Sedum) è in grado di superare le 3-4 settimane senza eventi piovosi. In regioni geografiche dove gli eventi piovosi sono estremamente scarsi un allacciamento alla rete idrica, e/o irrigatori, agevolano enormemente questo lavoro e rappresentano solo un piccolo aggravio dei costi. Gli inverdimenti di tipo Daku Intensivi devono sempre essere irrigati per consentire alla vegetazione il normale processo di vita.

Ci sono limiti nella scelta della vegetazione?

Le scelte della vegetazione variano in funzione del sistema previsto. I sistemi Daku Estensivi hanno fini tecnici pertanto la vegetazione deve rispondere a determinati requisisti come: elevata resistenza alle temperature estreme, alte e basse, alla siccità, buona capacità di auto propagazione, buona capacità di autorigenerazione. Questo fa sì che le tipologie impiegate siano: muschi, graminacee, piante grasse e soprattutto Sedum. I sistemi Daku Intensivi invece rappresentano dei veri e propri giardini sul tetto, pertanto presentano un ambia gamma di specie e associazioni vegetali: erbacee, cespugli e alberi, tuttavia ci sono delle tipologie di piante che vengono escluse perché presentano apparati radicali molto invasivi e metterebbero a rischio i manti impermeabili.



Posso avere un orto sul tetto?

Assolutamente sì.

Si tratta, in questo caso, di un inverdimento Intensivo con irrigazione, concimazione e ogni altro apporto necessario allo sviluppo dell’ortaggio.

Che capacità isolanti ha il verde pensile?

Innanzitutto il verde pensile non è un materiale isolante, ma una tecnologia composta da una stratigrafia soggetta alla presenza variabile di aria, acqua e differente vegetazione dunque non si possono avere valori precisi e costanti in un arco di tempo come avviene per tutti i materiali. Le considerazioni al giorno d’oggi legate all’isolamento termico sono spesso indirizzate alla capacità di un materiale o un sistema di trattenere ed evitare la dispersione del calore. Questo approccio risulta favorevole in condizioni statiche, ovvero invernali, dove sono privilegiati materiali dalle elevate capacità di isolamento termico come XPS, EPS, lane di vetro o roccia che hanno trasmittanze molto basse accompagnate da spessori e pesi ridotti. Risulta invece sfavorevole in condizioni dinamiche, ovvero estive, dove le escursioni termiche e le differenze di temperature interno-esterno sono notevoli. E’ necessario per garantire il benessere termo igrometrico interno alla fabbrica introdurre il fattore tempo, che a sua volta introduce il concetto di inerzia termica e i parametri di sfasamento e smorzamento, i quali considerano nuove caratteristiche dei materiali che sono: peso specifico e capacità termica.   Il verde pensile contribuisce a fornire ai materiali dalle elevate prestazioni isolanti quella massa e quella capacità termica che i più comunemente usati non hanno. Un esempio può essere dato da una copertura realizzata in pannelli sandwich con isolamento in lana minerale dello spessore totale di 10 cm, il cui sfasamento estivo è quantificabile tra 1-2 ore. Con l’applicazione di una soluzione Daku Estensivo Base, con 8 cm di substrato si introduce la massa e la capacità termica che il solo materiale isolante non possiede. L’applicazione del verde comporta uno sfasamento di circa 6 ore, notevolmente maggiore rispetto alla soluzione base. L’aumento del ritardo dell’onda termica per passare la superficie è quantificabile in un risparmio energetico per il raffrescamento.