COS’È IL VERDE PENSILE

IL VERDE PENSILE

Quando si parla di verde pensile si fa riferimento a un giardino artificiale, che consiste in uno spazio verde non poggiato sul terreno, ma su tetti di edifici e terrazze.


Il verde pensile è un sistema complesso che permette di realizzare strati vegetali su superfici che non sono direttamente a contatto con il suolo naturale. Tali superfici sono collocate sulle coperture degli edifici e in cui non vi sia una continuità tra il sottosuolo, inteso come terreno naturale, e il sistema a verde collocato sul solaio di copertura.

COSA SI INTENDE PER VERDE PENSILE

Il verde pensile permette di ricreare l’habitat adatto alla crescita, sopravvivenza e rigenerazione delle specie vegetali, in un contesto in cui naturalmente non si troverebbero.


La realizzazione del verde pensile, dunque, si differenzia da tutte le altre tipologie di finitura dell’estradosso perché il materiale utilizzato a vista è costituito da organismi vegetali viventi, piuttosto che da inerti o guaine impermeabili. Pertanto, l’installazione di un sistema a verde pensile presuppone la gestione di un sistema integrato e complesso di strati funzionali il cui scopo è ricreare l’habitat adatto alla vita, coniugando il contenuto tecnologico e costruttivo, tipico di una copertura tradizionale, con le prestazioni di un suolo naturale ricoperto di vegetazione (in maniera totalizzante o in parte, limitato).

COME SI REALIZZA IL VERDE PENSILE

La tecnologia che consente la creazione del verde pensile è artificiale e permette la riproduzione del processo naturale di crescita delle piante e lo sviluppo di una superficie vegetalizzata.


Il terreno, che costituisce l’elemento principale per la nascita, crescita e sviluppo delle piante, viene sostituito da strati di materiali diversi, con funzioni specifiche che creano un sistema alternativo per le specie vegetali. Quindi, il verde pensile può essere considerato come un sistema autonomo, che deve essere in sintonia con il contesto che lo circonda.





Le tipologie di verde pensile


La normativa UNI 11235:2015, definisce due tipologie di coperture a verde:


  • Verde Estensivo, che consente alla copertura di svolgere la propria funzione di protezione con particolare attenzione alle intemperie e alla captazione e drenaggio delle acque meteoriche. È utilizzato per incrementare le prestazioni dell’intera stratigrafia di copertura oltre che per scopi di mitigazione ambientale.
  • Verde Intensivoche fornisce un luogo fruibile adatto alla vita e allo sviluppo della vegetazione, restituire spazi verdi fruibili alla quotidianità.

La prima opzione prevede un progetto dalle prevalenti necessità tecniche, mentre nel secondo caso trova spazio anche una progettazione paesaggistica più attenta all’estetica.   Il principale sistema di classificazione e di distinzione tra le due tipologie (verde estensivo e verde intensivo) fa riferimento al livello di manutenzione, agli apporti idrici, agli elementi nutritivi necessari per la sua gestione.




IL VERDE PENSILE DELLA SEDE CAMPARI A MILANO

Un esempio di verde pensile che ha visto l’utilizzo della tecnologia DAKU è quello realizzato per la sede Campari.


L’azienda ha rinnovato la propria sede storica a Sesto San Giovanni (MI) con un progetto che visto la creazione di due torri, rispettivamente di tredici e nove piani, attorno alla facciata dello stabilimento in stile Liberty.


La tecnologia a verde pensile attraverso la quale le coperture vegetali del tetto diventano la trama verde della nuova tessitura urbana.